Il Caregiver in Italia è un ruolo ormai fondamentale, tutelarlo diviene quindi indispensabile per il disabile ma anche per l’intero sistema assistenziale.
Il Caregiver è “colui che si prende cura” di un familiare. Una sorta di angelo custode per una persona cara, bisognosa di assistenza o anche soltanto di presenza costante da parte di un volto familiare.
Ad oggi di persone che assistono h24 un parente ce ne sono tante! E per lo più donne.
Secondo i dati Istat 2011 sono 15 milioni in tutt’Italia i Caregiver a prendersi cura di un congiunto, rinunciando al lavoro e spesso anche a curarsi della propria salute.
Le donne Caregiver sono la maggioranza, lo studio Istat rivela che l’86% delle donne italiane si prende cura di familiari disabili o anziani, con differenti livelli di assistenza.
Una donna su tre non riceve aiuto nel suo “lavoro silenzioso” e ben tre donne su quattro non accedono ad alcuna agevolazione lavorativa come part-time, smart working o asili specializzati.
Questa è una grave lacuna in Italia, e non solo riguardo l’aspetto economico dei Caregiver, ma, è il caso di sottolinearlo, soprattutto sotto l’aspetto salutistico.
I Caregiver nel proprio impegno quotidiano sono sottoposti a forte stress e dispongono di poco tempo per occuparsi di sé stessi. Di seguito i rischi per la salute.
I RISCHI PER LA SALUTE DI CHI PRESTA ASSISTENZA
Chi è sottoposto all’impegno costante di assistere un disabile conosce bene il peso di tale impegno.
Sia chiaro, è una responsabilità di fondamentale importanza e di grande solidarietà. Allo stesso tempo espone a sforzi gravosi (come le veglie notturne) e allo stress di un impegno che coinvolge la vita a 360° e 24 ore su 24.
Bisogna fare molta attenzione ai rischi di:
- trascurare la propria salute e la prevenzione
- forte stress – attivatore di
- depressione
- burn out (esaurimento)
- vivere in maniera isolata
Nei Paesi europei come Gran Bretagna, Spagna, Francia, ma anche Romania e Polonia l’importante figura del Caregiver gode di sensibili tutele: economiche, previdenziali e assistenziali.
In Italia purtroppo, come spesso accade, siamo un po’ indietro rispetto il resto d’Europa riguardo la disciplina di un’importante materia come l’assistenza ai disabili e agli anziani.
Ad ogni modo la legge di Bilancio 2018 finalmente recepisce ed enuncia la figura del Caregiver.
Ma andiamo a vedere gli strumenti pratici forniti dalla Legge.
LA NORMATIVA ATTUALE
Permessi retribuiti – Legge 104/92
- disabili in situazione di gravità
- genitori, anche adottivi, di figli con disabilità di grave entità
- coniuge, parte dell’unione civile o convivente di fatto, parenti o affini entro il II grado di disabili in situazione di gravità (parenti e affini sino al III grado di parentela se il coniuge o i genitori del disabile siano deceduti o mancanti, affetti da patologie invalidanti oppure abbiano compiuto i 65 anni d’età)
I lavoratori che si trovano in una delle condizioni sopracitate hanno diritto a 3 giorni di permessi retribuiti al mese. Da poter godere anche non consecutivamente.
Congedo straordinario – D.lgs. 151/01
- diritto di priorità
- convivenza
Per quanto riguarda il congedo straordinario di 2 anni (non retribuito), per poterne godere la legge prevede una priorità di assistenza così formulata: coniuge/parte dell’unione civile – genitori – figli.
In tal modo i figli della persona disabile potranno farne richiesta solo se il coniuge e i genitori della persona con handicap siano deceduti, mancanti o anch’essi invalidi.
Inoltre, soddisfatta la prima condizione, è previsto che per fare richiesta del congedo straordinario occorra essere conviventi con la persona in condizione di disabilità. Ergo non è sufficiente rispettare il solo diritto di priorità.
LE NOVITÀ NORMATIVE
Interessanti per chiunque faccia assistenza ad un parente le novità che potrebbero presto vedere la luce in Parlamento. Da tempo è sottoposto ai lavori consiliari un disegno di legge che riconoscerebbe ai Caregiver
- tutela previdenziale
- tutela contro gli infortuni e malattie del lavoro.
La bozza di legge prevede che ogni cinque anni di assistenza venga attribuito un anno intero di contributi inps.
Inoltre determina il passaggio allo Stato del finanziamento di ricoveri e malattie nonché l’introduzione della malattia professionale, anche per i Caregiver.
Ciò farebbe sì per chi presta assistenza a un disabile di veder finalmente riconosciuto il proprio ruolo all’interno della società, oggi divenuto di fondamentale importanza, attraverso una tutela più sensibile sotto l’aspetto lavorativo e finanziario,ma soprattutto per la salute del Caregiver.
Infine una serie di consigli utili per chi fa assistenza ad un familiare:
- Rimani al centro. La salute della persona cara è importante ma non può diventare il centro di ogni tuo pensiero;
- Ricordati che stai svolgendo una funzione nobile ed importantissima. Mai pensare il contrario;
- Poni attenzione al tuo stato di salute. Se noti comparsa di stress o depressione chiedi una mano;
- Se puoi fatti aiutare. Anche per piccoli compiti…non sei un automa;
- Studia la patologia dell’assistito. Ti sarà più facile sapere cosa fare e come interagire con il familiare disabile.
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