Dal riconoscimento ai suggerimenti pratici per migliorare la disgrafia.
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento coinvolgono una specifica abilità e sulla base del deficit funzionale si possono distinguere: dislessia,disgrafia,disortografia,discalculia. La disgrafia è il disturbo nella grafia, intesa come abilità grafo-motoria, molto spesso caratterizzata da: lentezza di scrittura,pressione eccessiva e distanza non adeguata tra le parole.
Oggi sono tanti i bambini all’interno delle scuole italiane che presentano una “brutta scrittura”, che risulta essere incomprensibile per chi legge, ma a volte anche per il bambino disgrafico autore del testo.
Le principali caratteristiche delle scritture disgrafiche sono:
- difficoltà visuo-spaziali, caratterizzata da un mancato rispetto dei margini del foglio, spazio inadeguato tra le lettere o parole, capovolgimento di lettere(sopra/sotto), micro o macro grafie, incapacità di scrivere le lettere poggiandole sul rigo;
- difficoltà posturali e motorie, quindi mantenere una postura corretta associata a difficoltà nel modulare la pressione della penna sul foglio, avendo così una scrittura rigida e dai tratti duri;
- apprendimento di strategie inappropriate, scrittura di lettere sovrapposte o incoerenza nelle dimensioni delle lettere;
– difficoltà di pianificazione, intesa come confusione tra lettere o caratteri di scrittura.Diverse sono le strategie utili per migliore la disgrafia quali la scelta di un preciso tipo di rigatura, marcare con colori diversi i margini e il rigo, consigliare lo spazio tra una lettera e l’altra, correggere la postura, utilizzare dei gommini correttivi, penne ergonomiche, matite triangolari per facilitare la prensione, scegliere il formato del foglio con dimensioni adatte allo studente,stimolare le dita con attività ludico/motorie, curare l’esecuzione delle lettere rispettando i tempi di apprendimento usando in ordine prima lo stampatello e successivamente il corsivo.